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Gli Aironi Rugby ingaggiano Mauro Bergamasco :”Da Parigi a Viadana per giocare con una mentalità vincente”

Mauro Bergamasco ha firmato questa mattina il contratto che lo legherà agli Aironi e ha già svolto i primi allenamenti con i nuovi compagni di squadra agli ordini dello staff guidato da Rowland Phillips.
Il trentaduenne flanker padovano è stato presentato ufficialmente allo stadio Zaffanella di Viadana, casa degli Aironi, e a fare gli onori di casa è stato il presidente della franchigia Silvano Melegari.

Siamo felici ed orgogliosi di aver portato a Viadana un atleta ed un uomo come Mauro Bergamasco, uno dei volti-simboli del rugby italiano che porterà alla squadra ed al pacchetto di mischia la sua enorme esperienza e la sua straordinaria grinta. La stagione è ancora molto lunga e non abbiamo dubbi che il contributo che Mauro potrà garantire alla squadra sarà fondamentale per proseguire nel nostro progetto di crescita

ha detto il Presidente Silvano Melegari, che ha ringraziato anche la Federazione per il ruolo di primo piano svolto nella trattativa per riportare in Italia un altro giocatore di interesse nazionale.

Mauro Bergamasco, dal canto suo, ha voluto sottolineare innanzitutto la propria voglia di continuare a giocare ad alti livelli dopo 8 anni allo Stade Francais e dopo aver disputato la sua quarta Coppa del Mondo con la maglia azzurra.

Per me il rugby è uno stile di vita, attorno al rugby è girata la mia vita in questi 32 anni, quindi le scelte che ho fatto sono tutte comunque legate a questo. La mia volontà è quella di continuare a giocare e ho trovato un gruppo aperto, che è quello degli Aironi, per poter tornare in campo. C’era spazio anche per una scelta diversa, ma un insieme di situazioni hanno fatto in modo che la mia scelta cadesse su una squadra italiana e, in questo caso, gli Aironi. La motivazione che mi ha portato agli Aironi quindi è principalmente una, quella di giocare. Ho ancora molta voglia di indossare la maglia di un club e di giocare ancora a rugby. Ho optato per una scelta italiana e sono contento oggi di essere parte degli Aironi e di condividere con loro questa esperienza in Heineken Cup e in RaboDirect PRO12”.

Un campionato nuovo per Bergamasco dopo 8 anni di Top14, anche se gli avversari che si troverà di fronte settimana dopo settimana saranno quelli che ha spesso affrontato con la maglia dell’Italia, tra Sei Nazioni e Mondiali.

E’ una competizione di qualità elevata, quasi una seconda Heineken Cup, e questa è una grossa opportunità. L’importante adesso è che io riesca a integrarmi il più in fretta possibile con la squadra e riesca a portare la mia esperienza e le mie motivazioni. Dopo otto anni all’estero – ha dichiarato Mauro Bergamasco – rientro in Italia per mettere la mia esperienza e la mia voglia di continuare ad esprimermi ai livelli più alti a disposizione degli Aironi. Dopo aver lasciato Parigi e aver staccato il biglietto per il mio quarto Mondiale sono entusiasta di potermi confrontare con una competizione per me del tutto nuova come il RaboDirect PRO12 e di poterlo fare con una squadra giovane ed ambiziosa, dove ritrovo tanti compagni di lungo corso in Nazionale e numerosi giovani di qualità che potranno rappresentare il futuro di questa squadra e dell’Italia negli anni a venire. Non ho mai nascosto di avere ancora moltissima voglia di continuare a giocare in una grande manifestazione europea e poterlo fare in una squadra italiana rappresenta per me un ulteriore, grande stimolo”.

Dopo il Mondiale, Mauro Bergamasco ha continuato ad allenarsi da solo approfittando dell’accoglienza di Selvazzano e Rubano ed è sceso in campo due settimane fa a Twickenham con la maglia dei Barbarians assieme a Totò Perugini e Marco Bortolami.

“Ovviamente devo riprendere il lavoro sul campo, che è quello che mi manca. L’importante è ritrovare il contatto con il terreno ed è questo il mio obiettivo”.

Il primo giorno è stato utile anche per prendere contatto con lo staff tecnico:

Ho scambiato due parole con loro prima dell’allenamento di questa mattina. La volontà ovviamente è quella di proseguire in maniera positiva e hanno trovato un buon discepolo per quanto mi riguarda perché, nonostante alcune performance non troppo positive, arrivo qui con una mentalità vincente e per proseguire nella giusta maniera”.

Ufficio Stampa Aironi Rugby

Le immagini della presentazione alla stampa, clicca –>> QUI

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Davanti agli 8500 del Brianteo, I Leicester Tigers battono gli Aironi Rugby 28 a 12

Davanti agli 8151 spettatori dello stadio Brianteo (tra questi anche Christian Vieri, Christian Brocchi, Mauro Bergamasco e il ct azzurro Jacques Brunel) Leicester vince 28-12 contro gli Aironi ma non centra il punto di bonus e, anzi, nel secondo tempo rischia a lungo sotto la pressione di capitan Bortolami e compagni.

“Abbiamo perso la partita nei primi 20 minuti”, è l’analisi a fine gara di coach Rowland Phillips. Il primo quarto di gara, infatti, è un monologo dei Tigers, che mettono sotto pressione gli Aironi e vanno a segno prima con due piazzati dell’apertura dell’Inghilterra Toby Flood e poi con le mete di Tom Croft (man of the match alla fine) in superiorità numerica per il giallo a Sinoti, e di Alesana Tuilagi, che sfonda centralmente e va a concludere una lunga azione di Leicester. Al 22’ è 20-0 per gli ospiti. Da lì in poi, gli Aironi salgono di livello. Una difesa attenta e più aggressiva consente di recuperare palloni e risalire il campo. Il piede di Orquera accorcia le distanze con due piazzati consecutivi chiudendo la prima frazione sul 6-20. Subito dopo il riposo Flood allunga ancora (6-23), ma il gioco è quasi sempre in mano agli Aironi, che per recuperare rinunciano a diversi piazzati per cercare la touche. Nella seconda frazione è il Leicester a dover respingere le maul degli Aironi, che arrivano sempre ad un passo dalla linea di meta senza però mai riuscire a superarla. Altri due calci di Orquera valgono il 12-23, ma nel finale Leicester recupera campo e toglie agli Aironi la possibilità di puntare almeno al punto di bonus difensivo. Anzi, proprio sull’ultimo pallone dell’incontro è Morris ad andare a marcare la terza meta inglese buona solo per arrotondare il risultato sul 12-28 finale.

Aironi Rugby– Leicester Tigers 12-28
Marcatori: pt. 3’cp Flood, 5’ cp Flood, 11’ m Croft tr Flood, 22’ m Tuilagi tr Flood, 25’ cp Orquera, 32’ cp Orquera. St. 46’ cp Flood, 49’ cp Orquera, 69’ cp Orquera, 80’ m Morris

Aironi Rugby:15 Ruggero Trevisan (62’ G. Pavan); 14 Sinoti Sinoti, 13 Andrea Masi, 12 Matteo Pratichetti, 11 Giovanbattista Venditti; 10 Luciano Orquera, 9 Tyson Keats; 8 Frans Viljoen (62’ Ferrarini), 7 Simone Favaro (41’ Sole), 6 Nicola Cattina; 5 Marco Bortolami (cap), 4 Quintin Geldenhuys; 3 Fabio Staibano (79’ Romano), 2 Fabio Ongaro (62’ Santamaria), 1 Salvatore Perugini (47’ Aguero). Non entrati: Naas Olivier. All. Rowland Philliips

Leicester Tigers:15 Geordan Murphy (c), 14 Niall Morris, 13 Matt Smith, 12 Andy Forsyth, 11 Alesana Tuilagi, 10 Toby Flood,, 9 Sam Harrison, 8 Thomas Waldrom, 7 Julian Salvi, 6 Tom Croft, 5 Geoff Parling, 4 Louis Deacon, 3 Dan Cole (53’ Castrogiovanni), 2 George Chuter (53’ Young), 1 Marcos Ayerza. Non entrati: 16 Tom Youngs, Martin Castrogiovanni,  All.: Richard Cockerill

Arbitro: Neil Paterson (Scozia)

Note:p.t. 6-20. Spettatori: 8.151. Cartellini gialli: al 9’ per Sinoti. Calci: Orquera  cp 4/4; Flood  cp3/4, tr 2/3- Man of the Match: Tom Croft (Leicester Tigers.

LE INTERVISTE
Rowland Phillips, allenatore Aironi: “Abbiamo perso la partita nei primi 20 minuti. Giocatori troppo agitati, abbiamo concesso molte punizioni e i calci tattici non sono stati perfetti. Però già nei secondi 20 minuti del primo tempo abbiamo giocato molto meglio, e ancora di più nel secondo tempo quando abbiamo avuto probabilmente il 90% di possesso. Questo non è bastato: significa che stiamo crescendo ma che non siamo ancora come i migliori. Dispiace non aver segnato la meta nel secondo tempo perché l’avremmo meritata in una frazione in cui abbiamo avuto più opportunità per giocare, in cui abbiamo difeso molto bene”.
Marco Bortolami, capitano Aironi: “L’inizio di partita è stato difficile: troppo nervosi e poco disciplinati. Però abbiamo saputo ritrovare compostezza e pazienza e per un’ora abbiamo giocato alla pari contro una delle migliori formazioni d’Europa. Anzi, penso che nel secondo tempo l’arbitro avrebbe anche potuto punirli con un cartellino giallo, visti i tanti falli che sono stati costretti a commettere per difendere”.
“Davanti a questo pubblico sentivamo la responsabilità perché sapevamo che questa era una partita importante non solo per la squadra ma per tutto il club. Era l’occasione per far conoscere gli Aironi anche ad un pubblico più vasto e magari diverso da quello che ci segue di solito. Il fatto che la squadra abbia lottato fino all’ultimo, spinta anche dall’incitamento dei tifosi, penso sia positivo per tutto questo e l’applauso finale che il pubblico ha decretato per entrambe le formazioni ne è la dimostrazione”.

Ufficio Stampa Aironi Rugby

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